Corsa dei Ceri, già si pensa al 2019
Mancano molti mesi alla nuova edizione della Corsa dei Ceri 2019, ma i ceraioli già pensano al traguardo che li porterà nuovamente in piazza per onorare i propri Santi
E’ entrata di diritto nel novero delle grandi feste popolari italiane, quelle che non si organizzano per il turista, quelle che non hanno un numero ordinale davanti perché ripristinate dopo anni di oblio: la corsa dei Ceri è Gubbio, è fatta per gli abitanti, è fatta per il divertimento e la tradizione. Qualcuno ha anche fatto paragoni, pure se sono quasi impensabili, accostandola alla Macchina di Santa Rosa a Viterbo e al Palio di Siena, anch’esse tradizionalmente festa delle città.
Per dire, a Gubbio non esistono dei veri piani per far parcheggiare i turisti, parcheggi smisurati per attirare gente durante i giorni intorno al quindici di maggio: tutti sanno che avranno dei piccoli disagi per partecipare, per vedere una delle feste popolari più belle del mondo. Per questo motivo il Comune ha anche distribuito una sorta di decalogo per i turisti, ricordando che non tutti i luoghi sono sempre molto sicuri, soprattutto per i bambini, ma che con qualche attenzione tutti possono partecipare appieno alla più forte commemorazione del medioevo dell’Umbria. Non a caso nel gonfalone della Regione campeggiano i tre Ceri, il simbolo della città, il simbolo della tradizione e nessuno degli altri novantotto comuni della regione ha avuto mai nulla da eccepire.
E’ ormai autunno e manca metà anno alla festa ma nelle sedi dei "Santi” il lavoro ferve già adesso, per mettere a punto, ancora una volta, quando la primavera arriverà, la grande festa, la grande manifestazione popolare eugubina ormai apprezzata davvero anche oltre i confini nazionali.