La città di Gubbio

La storia di Gubbio

scopriamo la storia di gubbio dall'antico popolo umbro agli splendori del medioevo quando, sotto la guida saggia del vescovo ubaldo, la città seppe guadagnare prosperità e indipendenza

Gubbio, adagiata alle pendici dell’Appennino, vanta una storia antichissima. La zona, già abitata in epoca preistorica come testimoniano le ceramiche e le asce rinvenute, è stata la culla dell’antico popolo degli Umbri cui appartengono le Tavole Eugubine, sette lastre di bronzo con iscrizioni oggi conservate gelosamente nel Palazzo dei Consoli. Grazie a questo straordinario reperto sappiamo che allora Gubbio si chiamava Ikuvium e abbiamo notizie sui riti religiosi di questo misterioso popolo.

Nei secoli successivi la città entrò in contatto con Sanniti, Etruschi, Galli e Romani, mantenendosi sempre neutrale. Quando questi ultimi risultarono vincitori per Gubbio ebbe iniziò un periodo di prosperità con la costruzione del mausoleo e del teatro. Dopo il crollo dell’impero fu saccheggiata da Totila e poi conquistata dai Longobardi ma durante il Medioevo ebbe inizio la sua rinascita. Dopo il Mille Gubbio si costituì libero comune e guadagnò una sostanziale indipendenza.

Fu questo il periodo in cui visse Ubaldo Baldassini, nato nel 1085 e fatto vescovo nel 1128. Egli fu una figura saggia e carismatica che fece risorgere la città da un rovinoso incendio, portandola a sconfiggere nel 1151 un’alleanza di città guidate da Perugia. Nel 1160 Ubaldo morì e Gubbio decise di onorarlo costruendo una basilica sulla cima del Monte Ingino e istituendo la celebre Festa dei Ceri che si tiene ogni 15 maggio.

Nel XIII secolo sorsero i monumenti principali, dal Palazzo dei Consoli alla Cattedrale fino al Palazzo del Pretorio. Successivamente Gubbio cadde sotto i Montefeltro: è in questo periodo che si sviluppò la tradizione della lavorazione della ceramica e del ferro. Infine, in epoca moderna la città fu annessa allo Stato Pontificio e nel 1860 venne annessa al Regno d’Italia. Oggi è gelosa custode della tradizione ma contemporaneamente proiettata nel futuro.

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