Le origini e la storia

La Corsa dei Ceri di Gubbio: una tradizione lunga secoli

Anche per questo 2017 Gubbio celebra la festa del Patrono Sant'Ubaldo con la corsa dei Ceri, una delle più antiche feste folcloristiche italiane

Tutto è pronto per la tradizionale corsa dei Ceri di Gubbio, una tra le più antiche feste folcloristiche italiane, assai probabilmente festeggiata (segna significative interruzioni) sin dal 1160, anno della morte del Santo Patrono Ubaldo.

Il programma, pur restando invariato nelle sue fasi salienti, ogni anno coinvolge appassionatamente gli eugubini, vera testimonianza della forza di appartenenza di una popolazione alla sua storia e alle sue tradizioni: obiettivo principale è la celebrazione di Sant’Ubaldo, Patrono di Gubbio.

Pur essendo i Ceri i protagonisti della festa, sono i ceraioli la vera anima: per ogni eugubino DOC portare il Cero almeno una volta nella vita è una questione di onore e rispetto; sebbene prima la scelta del Cero si tramandasse di padre in figlio adesso è più libera, ma continuano a vivere le filiazioni paterne così come le scelte degli avi che, sin dalla nascita dei discendenti maschi, iniziano a fargli vivere la manifestazione appieno.

Si organizzano, infatti, anche la corsa dei Ceri mezzani (che si svolge il 17 maggio dove a correre sono gli adolescenti) e la corsa dei Ceri piccoli (organizzata ogni 2 giugno con protagonisti i piccoli ceraioli): una tradizione che inizia sin dalle più tenere generazioni e arriva a crescere a dismisura, alimentando l’orgoglio dei futuri ceraioli di domani.

Ma cosa sono i Ceri di Gubbio?

I Ceri sono delle strutture in legno composte da due prismi ottagonali sovrapposti e rinforzati da un telaio interno in legno attraversato da un asse, fuoriuscendo con due ‘timicchioni’: quello in basso contribuisce a fornire il sostegno per i ceraioli che dovranno trasportarli lungo le vie della Città; quello in alto permette di issarvi la statua del Santo Protettore cui è dedicato.

Durante l’arco dell’anno i Ceri sono gelosamente custoditi nella chiesa di Sant’Ubaldo mentre le statuine nella chiesina di S. Francesco della Pace, a tutti nota come chiesa dei Muratori: in occasione della Festa eugubina le parti si incontrano e i ceri tornano a riacquisire la loro forma originale, nota in tutto il mondo.

I Ceri vengono anche decorati con bandierine dorate a coda di rondine (nella parte superiore) e nappe anch’esse di un color oro sgargiante (nella parte inferiore) la sera prima della grande partenza, per essere poi staccate poco prima dell’inizio della corsa e conservate come ricordo di una giornata memorabile per Gubbio e per i suoi abitanti.

Chi sono questi Santi Protettori?

I Santi Protettore issati sopra ai ceri sono S. Ubaldo (patrono e protettore della città di Gubbio); S. Giorgio (protettore dei commercianti) e S. Antonio (protettore dei contadini): questo è anche l’ordine con cui i Ceri sfilano per le vie del centro cittadino; i ceraioli non possono mai superarsi e se qualcuno davanti si ferma bisogna fermarsi e attenderlo.

Regole di una corsa secolare

Seppur non vi siano regole scritte cui attenersi quelle verbali della tradizione hanno un valore ben specifico e sono da tutti universalmente rispettate: tra queste, infatti, domina il senso di riguardo per una corsa sentita ma mai violenta.

Inoltre per i Ceri sono consentite le soste sono nelle fermate stabilite da programma mentre devono correre il più velocemente possibile, possibilmente senza intralci o rallentamenti significativi: per questo motivo è difficile stabilire quanti siano effettivamente i ceraioli, poiché il numero può aumentare o diminuire in caso di necessità.

Ogni ceraiolo ha sempre a cuore il perseguimento dell’obbiettivo finale: portare a termine la corsa nel pieno rispetto delle regole, secondo una tradizione secolare che si ripropone di anno in anno; fare bella figura, evitare pendute, cadute e distacchi, oltreché avere una corsa spedita sono i principi di ogni buon ceraiolo che di anno in anno e di generazione in generazione si rinnovano costantemente.


Foto tratta dal sito ufficiale del Comune di Gubbio

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