I protagonisti: i Ceraioli e le Corporazioni

I Ceraioli

Per ogni cittadino eugubino è particolarmente prestigioso poter partecipare alla "Corsa dei Ceri", ricoprendo uno fra gli incarichi più importanti nella sua organizzazione e nel suo svolgimento. Come quello rappresentato dal "Ceraiolo", ovvero, la figura che ha l'onore e la responsabilità di portare il cero durante le varie fasi della corsa. Un vero motivo d'orgoglio che si tramanda di generazione in generazione tra gli uomini delle diverse famiglie cittadine. Le donne, infatti, pur avendo diversi compiti durante lo svolgimento della festa non sono autorizzate a portare il cero, se non in caso di guerra. A poter diventare ceraiolo, quindi, ogni uomo nato o oggi residente a Gubbio.

Se in origine l'appartenenza al cero era legata alle corporazioni di arti e mestieri che si tramandavano di padre in figlio, oggi ogni ceraiolo può scegliere liberamente il cero da portare. La loro divisa è uguale per tutti, differenziandosi unicamente nel colore della casacca, corrispondente a quello del cero di appartenenza (gialla, per il cero di Sant'Ubaldo, azzurra per quello di San Giorgio e nera per il cero di Sant'Antonio). Difficile dire precisamente quante di queste figure partecipino a ogni corsa, in quanto l'intero suo svolgimento è legato a schemi tattici, oltre che molto condizionato dall'improvvisazione.

Ad accompagnare i ceraioli nelle fasi della corsa, "I Due Capitani", che richiamano la figura medievale del Conestabile, un magistrato eletto proprio per sovrintendere la Festa, che durante i giorni della corsa godeva di poteri assoluti. Se per lunghi secoli il secondo Capitano correva a piedi davanti ai Ceri, dal 1992 anche lui, come il Primo Capitano, va a cavallo. Identici nella loro divisa ispirata alle uniformi garibaldine, a differenziarli il numero dei galloni in oro sulla berretta rossa e le rispettive funzioni: il Primo Capitano è il comandante della corsa in città, mentre il Secondo è il responsabile dell'Alzata della mattina e della Corsa alla Basilica.

La massima autorità di ogni Cero è rappresentata dal "Capodieci", il vero responsabile della Corsa, a cui spetta il diritto di prendere i ceri nel primo tratto della "Calata" di Via Dante (dei Neri) e di abbassarli all'ingresso della Basilica di S. Ubaldo.


Nella foto: i Ceraioli alle prese con una curva di una via del centro. Gubbio, Perugia, Umbria. Da www.basilicasantubaldo.net.

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